La DeFi secondo Disobey

Salve Disobeyers ??, oggi voglio portare alla vostra attenzione, cos’è esattamente questa fantomatica e cosi’ rinomata Finanza Decentralizzata ( DeFi ), le varie opportunità che è possibile sfruttare mantenendo lo pseudo-anonimato e i vari rischi annessi del suo utilizzo!

Cos’è la DeFi ?

Come citato da Coinbase (uno dei più grandi CEX): la DeFi (o “finanza decentralizzata”) è un termine generale che si usa per indicare dei servizi finanziari eseguiti su blockchain pubbliche, principalmente sulla blockchain Ethereum che, al momento della stesura dell’articolo è prima in classifica per TVL (Total Value Locked).

Grazie alla DeFi, puoi effettuare la maggioranza delle operazioni supportate dalle banche tradizionali, come ad esempio guadagnare interessi sui tuoi depositi, stipulare dei prestiti sovracollateralizzati o sottocollateralizzati, dare in prestito i tuoi asset, acquistare polizze assicurative, tradare strumenti derivati, scambiare risorse e altro ancora… con la differenza che tutto questo avviene più rapidamente e non richiede documentazione né la presenza di terze parti.

Come per tutte le operazioni effettuate sulla BlockChain, la DeFi è globale, peer-to-peer (cioè le operazioni avvengono direttamente fra due persone, senza l’intermediazione di un sistema centralizzato terzo), basata sullo pseudo-anonimato e aperta a tutti.

I rischi legati alla DeFi

Una volta compreso appieno cos’è esattamente la DeFi e i vari suoi possibili utilizzi, è bene comprendere anche i rischi annessi e com’è possibile evitarli.

Uno dei più grandi rischi che è possibile incontrare, interagendo con i vari protocolli presenti in DeFi, sono le possibili vulnerabilità presenti negli Smart Contract.

Prima di continuare è bene fare chiarezza su che cos’è uno Smart Contract e a cosa serve:

“Smart Contract” è un contratto che regola i termini e le condizioni di un accordo tra le parti.

Tuttavia, a differenza di quanto avviene per un contratto tradizionale, i termini di uno smart contract vengono eseguiti sulla base di un codice programmato sulla blockchain, pertanto sono immutabili e se contengono del codice malevolo, delle vulnerabilità al suo interno, sarà possibile, interagendo con essi, perdere tutti i vari asset detenuti nei propri Wallet.

Un’esempio di Smart Contract è quello presente nei vari DEX come UniSwap, Curve o PancakeSwap, per citarne alcuni, che permettono di scambiare un’asset A per un’asset B senza alcuna autorità centrale che stabilisca i tassi di cambio.

Com’è possibile, quindi, cercare di difendersi?

Il consiglio del Team Disobey è di interagire soltanto con protocolli presenti in DeFi che abbiano uno storico elevato, un’alta liquidità e presentano degli Audit da aziende terze e rinomate come Certik tra le tante.

Un’altro consiglio chiave suggerito da Disobey è di custodire su metodi offline, come la cara e vecchia carta, le vostre chiavi private e di non condividerle mai con nessuno!

Ricorda che nessun protocollo in DeFi ti chiederà mai di condividere la tua chiave privata/Seed Phrase.

Il Futuro della DeFi secondo Disobey

Una volta analizzato e compreso com’è possibile difendersi da uno dei più grandi rischi che è possibile incontrare nella Finanza Decentralizzata, vogliamo portare alla vostra attenzione la strada che andrà ad intraprendere la DeFi negli anni a venire e come sarà possibile sfruttare questi ipotetici trend secondo Disobey.

La nostra visione comprende i volumi generati ad oggi sugli Exchange Decentralizzati ( DEX ) contro i volumi generati su Exchange Centralizzati ( CEX ).

Ad oggi, quest’ultimi prevalgono sui DEX per molteplici fattori, complici tra questi la facilità d’utilizzo di un CEX.

Per noi, non sarà per sempre cosi’ !

Basti pensare a Binance o Coinbase, con che semplicità d’uso è possibile investire la propria liquidità su svariati asset, oppure con che rapidità e alla portata di tutti è possibile depositare la propria valuta Fiat attraverso la nostra carta di debito/credito sul nostro CEX preferito.

Questi sono pochi dei molti fattori che generano maggiori volumi sui Cex grazie alla semplicità d’uso dei vari servizi.

Ma se non fosse sempre cosi’?

Prendiamo adesso un pò di dati alla mano, secondo un rapporto di Chainalysis, dove sottolinea come la crescente popolarità dei DEX negli ultimi due anni ha coinciso con la “crescita esplosiva della categoria DeFi in generale”. L’azienda ha evidenziato che il valore totale posseduto dai DEX è cresciuto da circa 10 miliardi nel luglio 2020 a un picco di 368 miliardi di dollari nel maggio 2021, segnando un aumento di circa il 3579%.

Possiamo analizzare quest’ultimo dato prendendo in considerazione i possibili perchè di una cosi’ recente crescita aggressiva nell’arco di cosi’ poco tempo mettendo a confronto delle semplici differenze, due tra queste: KYC e Not Your Keys not your Coins

Spieghiamo brevemente il significato di questi termini:

  • KYC – Know Your Customer – è l’insieme di procedure che devono essere attuate da alcuni istituti e professionisti per obbligo di legge. Queste procedure servono per acquisire dati certi e informazioni sull’identità degli utenti. Il classico, per farla breve, upload dei nostri documenti di riconoscimento sui molteplici CEX
  • Not Your Keys, noy your Coins – significa che se non hai il pieno possesso delle tue chiavi (private key e seed phrase) del tuo wallet non possiedi realmente le tue criptovalute. Questo avviene utilizzando un Cex, dove realmente non hai il pieno possesso dei tuoi asset e in caso di bancarotta o hack di potresti andare incontro a delle perdite di quest’ultimi.

Queste due differenze chiave tra CEX e DEX sono uno dei motivi principali della visione di Disobey sulla DeFi e sulla sua rapida espansione di TVL e Volumi rispetto ai CEX.

Molti utenti preferiscono di fatto non condividere i propri dati sensibili relativi alla loro identità e privacy utilizzando quindi i protocolli offerti in DeFi mantenendo il possesso dei loro asset e lo pseudo-anonimato.

Com’è quindi possibile, di fatto, andare a sfruttare questo possibile scenario e trarne del profitto da esso?

Con l’espansione del settore DeFi, la crescita del suo TVL e dei protocolli di Prestito e Credito, sarà possibile interagire con le varie DApp più in voga del momento per sfruttare possibili AirDrop del loro token e trarre del profitto da esso.

Sarà possibile interagire, seguendo Defillama, con dei protocolli che non hanno ancora lanciato il proprio token di Governance per un possibile AirDrop ( ovvero una distribuzione del suddetto token in maniera gratuita direttamente nel wallet dell’utente idoneo ) eseguendo delle semplici task.

Nella maggior parte dei protocolli, sarà sufficiente depositare della liquidità ( pochi dollari ) ed effettuare uno swap tra un asset A e un asset B.

Una volta eseguito il tutto, sarà necessario controllare gli account ufficiali della DApp per ulteriori info su una possibile data di distribuzione e i criteri per essere idonei.

Successivamente, in caso di esito positivo nei criteri e nelle date comunicate ne vari Social, sarà possibile scambiare il token per stablecoin generando del profitto.

Il nostro articolo relativo alla visione di Disobey sul futuro della DeFi è giunto al termine, spero che con quest’ultimo vi abbia rimosso parecchi dubbi e di averne creati altrettanti suscitando la vostra curiosità. Non dimenticarti di entrare nel nostro Telegram gratuito! Always Disobey ??